Traffico e inquinamento
New Delhi soffoca: le cause dello smog.
L'India ha l'aria più irrespirabile del Pianeta.Nel Paese si trovano 14 delle 15 città più inquinate al mondo,tra cui New Delhi che detiene il primato.
- Il problema sta assumendo dimensioni enormi.Infatti,già nel 2015 quasi il 25% di tutti i decessi in India erano stati causati dall’inquinamento.Esso ha anche cause politiche.Infatti, sia gli agricoltori delle campagne che gli abitanti della capitale rappresentano importanti bacini elettorali per i partiti indiani;nessuno vuole perdere consensi e non si riescono a trovare delle soluzioni.In definitiva,le leggi sul controllo dell’inquinamento,che pure esistono,sono rese vane dalla paura di alienarsi considerevoli blocchi di voti.Circa 1 milione di indiani muore prematuramente ogni anno a causa dello smog.
- Le fonti dello smog che attanaglia gli abitanti sono varie,alcune comuni come il traffico e le emissioni dei veicoli e dei cantieri urbani,altre tipiche della megalopoli indiana come il fumo dei petardi usati per le feste di Diwali ( una delle più importanti feste indiane che si festeggia nei mesi di ottobre e novembre.Simboleggia la vittoria del bene sul male ed è chiamata "festa delle luci" : durante la festa si usa ,infatti ,accendere delle luci : candele o lampade tradizionali chiamate diya).In molte aree dell'India i festeggiamenti prevedono spettacoli pirotecnici il cui fumo e quello che proviene dalle regioni circostanti ,dove gli agricoltori bruciano le stoppie , inquinano l’ambiente.
Per combattere l’inquinamento l’India sceglie di piantare foreste nelle città.
Il governo guidato da Narendra Modi ha puntato sulla crescita economica del paese,crescita che ha inevitabilmente portato anche a livelli di inquinanti ritenuti pericolosi per la salute;infatti,un’aria tossica e una coltre di smog aleggiano per le strade delle città e non riducono solo la visibilità,ma minano la salute stessa dei cittadini.
- L'India ha promesso di creare un sistema di assorbimento del carbonio,un ambiente naturale o artificiale in grado di assorbire CO2 dall'atmosfera, piantando nuove foreste e zone verdi per controbilanciare almeno 2.5 miliardi di tonnellate di CO2 entro il 2030.
Ma, intanto, il governo di Delhi ha in programma di abbattere circa 17mila alberi per costruire centri commerciali e residenze per dipendenti pubblici nel sud della città.Dall'inizio di giugno,in centinaia sono scesi in piazza contro la distruzione del verde. Il Tribunale Nazionale del Verde e l'Alta Corte di Delhi hanno ricevuto diverse cause contro l'abbattimento di alberi e hanno sospeso il progetto fino al verdetto ,facendo tornare il governo al punto di partenza.
- Diverse iniziative ,private, pubbliche e no-profit ,stanno intensificando gli sforzi per migliorare la situazione del paese ,costruendo foreste urbane e rurali che riducano l'inquinamento di acqua e aria. La Onlus indiana Afforestt ha piantato una foresta urbana al centro di Delhi. Essa è solo una delle organizzazioni indiane che combatte il cambiamento climatico attraverso la creazione di foreste, nel tentativo di ripulire l'aria della capitale indiana dall'inquinamento.
Con 14 delle 15 città più inquinate al mondo,il gigante asiatico ha iniziato l’anno 2019 con il lancio del primo Programma nazionale per l’aria pulita da parte del ministero dell’ambiente,foreste e cambiamenti climatici.Si tratta di un piano d’azione quinquennale a medio termine che prevede un investimento di 45 milioni di dollari per 2 anni per affrontare l’inquinamento atmosferico nelle città .
Cosa prevede il Programma nazionale per l’aria pulita.
L'obiettivo è quello di ridurre le concentrazioni di Pm2,5 e Pm10 del 30 per cento entro il 2024. Il piano prevede tutta una serie di azioni che saranno intraprese nelle varie città, anche se nei documenti resi pubblici non si capisce chiaramente di quali azioni si parli,ovvero se si tratti di chiudere le centrali a carbone,ridurre gli incendi nelle aree rurali o puntare sulla mobilità sostenibile o elettrica.
Pare, comunque ,che ci sarà una sorta di collaborazione tra i vari ministeri,mentre ciò che si intuisce è che come piano iniziale è previsto un capillare monitoraggio dell’aria nelle città ritenute più inquinate.
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